Il Premio di Laurea Sara Marrai, oggi Premio Sara, è dedicato a Sara Marrai, una rotaractiana prematuramente scomparsa nel settembre del 2013, dopo aver combattuto strenuamente contro un male che, purtroppo, ha avuto il sopravvento.
Sara inseguiva i suoi sogni e le sue passioni e credeva nel domani.
Sin da subito, il Rotaract ha cercato un modo per ricordarla; così, nell’A.R. 2016/2017 è nato il Premio di Laurea Sara Marrai, accolto e sostenuto fin dal primo momento dai tre Rotary Partner: il Rotary Club Pisa Galilei, il Rotary club Pisa e il Rotary Club Pisa Pacinotti.
A partire dal 2017, il Premio viene assegnato ogni anno a un laureato Magistrale in Biologia Applicata alla Biomedicina o in Medicina e Chirurgia. L’obiettivo è quello di incentivare la ricerca negli ambiti dell’immunologia, della patologia generale, dell’ematologia e dell’oncologia.
Nella sua edizione è stato assegnato un premio del valore di € 1.000.
Il “Premio Sara” è stato consegnato a Cristina Zucchinetti, per la sua tesi di laurea.
Gradita ospite della serata è stata la Prof.ssa Sara Galimberti, Professore Ordinario dell’Università di Pisa e, da alcuni mesi, nuovo Direttore della UO. Ematologia della AOUP. La professoressa è stata il relatore della Tesi ed ha introdotto una presentazione della premiata Dr.ssa Irene Zucchinetti . L’argomento riguarda le CAR-T cellule linfoidi T con un recettore chimerico per l’antigene presente nelle cellule malate. Sono linfociti ingegnerizzati geneticamente preparati in laboratori altamente specializzati e che determinano una reazione verso il bersaglio, l’antigene tumorale presente sulla superficie delle cellule tumorali distruggendole.
Si tratta della più importante novità in Ematologia negli ultimi anni perché permette la guarigione di pazienti, per lo più giovani, recidivati di malattie come alcuni tipi di leucemia acuta. Le cellule vengono somministrate con le stesse modalità di un allotrapianto e deve essere eseguito in Centri altamente specializzati. La UO Ematologia da molti anni è un centro accreditato a procedure trapiantologiche di alto livello e oltre ad autotrapianti e allotrapianti esegue adesso anche queste procedure terapeutiche altamente specializzate. La terapia con CAR-T è purtroppo gravata da alta tossicità post-trapianto che talora ha esiti anche fatali. Sono in corso studi per ridurre ed annullare questi eventi.
La Tesi premiata riguarda appunto uno studio in vitro, cioè in laboratorio per studiare uno di questi aspetti e cioè l’inflamosoma un sofisticato sistema di difesa delle cellule malate. Questi studi hanno lo scopo di bloccare selettivamente gli effetti negativi senza compromettere la distruzione delle cellule malate. Lo studio sperimentale è stato eseguito in parte nel Laboratorio di ricerca della UO Ematologia di Pisa. La Tesi illustra gli studi eseguiti che hanno contribuito a capire la strada da seguire per raggiungere gli obiettivi prefissati di rendere più sicura ed efficace questa nuova terapia e di allagare le indicazioni.