Il Presidente Maestrelli introduce il relatore della serata: Filippo Volandri, tennista con una carriera straordinaria, è stato ai vertici della classifica internazionale, dieci volte nella nazionale per la coppa Davis, famoso anche per aver battuto il numero 1 del ranking Association of Tennis Professional Roger Federer durante gli Internazionali d’Italia al Foro Italico di Roma nel 2007. Volandri diventa così il quarto tennista italiano della storia ad aver sconfitto il n° 1 ATP e il primo italiano, dopo 29 anni, a giungere almeno in semifinale (prima di lui solo Adriano Panatta nel 1978). Oggi è un apprezzato commentatore di Sky e, da quattro anni, ricopre l’importante ruolo di Direttore tecnico del settore maschile della Federazione Italiana Tennis con un lavoro continuo presso il centro di Tirrenia come Responsabile del settore giovanile.
Volandri espone ai soci la sua attività di Direttore tecnico della Federazione. In particolare ci tiene a sottolineare come il tennis sia molto cambiato negli ultimi anni. Per emergere e restare al vertice delle classifiche non è più sufficiente avere un buon coach e un preparatore tecnico, è molto importante avere anche il supporto di un preparatore mentale. E a questo è opportuno affiancare anche un supporto statistico perché la tattica sta diventando sempre più importante e per affinare la strategia è necessario tener conto dei numeri. Per esempio i numeri relativi alle aree del campo in cui un giocatore staziona durante la gara. Altro esempio riguarda il numero di punti che un giocatore vince in un anno. Si potrebbe immaginare che un campione come Federer riesca a vincere in un anno un numero di punti percentualmente superiore al 70%. In realtà non riesce a vincere più del 53-54% dei punti. Ciò fa riflettere sull’importanza del singolo punto, di come i migliori riescano a vincere i punti che contano ed è per questo che è importante studiare sul campo come li vincono.
Relativamente alla preparazione dei giovani evidenzia la difficoltà per un ragazzo di poter viaggiare almeno 34 settimane all’anno.
Sulle conseguenze dell’epidemia generata dal COVID-19, anche il settore del Tennis ha risentito del blocco relativo al Lockdown. Le attività di allenamento sono state eliminate come negli altri sport anche se probabilmente un allenamento di tennis è più sicuro rispetto ad altri sport. I ragazzi hanno comunque continuato, nei limiti del possibile, la loro preparazione da casa. Per questo gli psicologi hanno proposto un programma per restare in contatto con i ragazzi.
Per la ripresa delle attività a livello internazionale probabilmente dovremo attendere almeno fino al 1\5 agosto.
Successivamente si è aperto un dibattito durante il quale Volandri ha risposto alle domande e alle numerose curiosità dei soci.