Caminetto del 13 febbraio 2014
Riunione non conviviale del 13 febbraio 2014

13/02/2014 Annata 2013-2014

Imprese dalla ricerca accademica. SPIN-OFF e START-UP
(Francesco Ciardelli, 13.02.2014)

I due termini indicano realtà diverse ,ma che hanno molto a comune, servono infatti a trasformare un’idea in una attività commercial attravreso la creazione di una srl ,società a responsabilità limitata. Secondo la visione universitaria valgono in generale le definizioni seguenti. Per spin-off si intende ogni iniziativa imprenditoriale, alla quale l'Università partecipa in qualità di socio, avente come scopo lo sfruttamento dei risultati della ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi derivati dall’attività di ricerca dell’Università stessa. Per start up si intende ogni iniziativa imprenditoriale, alla quale l'Università non partecipa in qualità di socio, avente come scopo lo sfruttamento dei risultati della ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi derivati dall’attività di ricerca dell’Università. La definizione di Spin-off è tipicamente presa dal momdo anglosassone ;” A Spin-off company is a new business entity formed to commercialize one or more related inventions generated from the research work from a parent institution”.
La start-up è tutto sommato una definizione più generale che indica un’impresa nata dalla decisione di affrontare l’iniziativa commercial di un’idea nata dalla ricerca ,ma non necessariamente universitaria ,come nel caso degli spin-off accademici.
Questi ultimi già esistenti all’estero ,sono stati attivati anche in Italia da una decina di anni grazie alle Università in collaborazione con le rispettive camera di Commercio. Finalmente il 19 dicembre 2012 è entrata in vigore la legge n. 221/2012 di conversione del Dl 179/2012, chiamato anche Decreto Legge Crescita 2.0, con il quale lo Stato ha adottato una normativa per lo sviluppo e la crescita del Paese. La Sezione IX di tale decreto è dedicata ad una nuova tipologia di imprese:la start-up innovativa. È una società di capitali di diritto italiano, costituita anche in forma cooperativa, o società europea avente sede fiscale in Italia, che risponde a determinati requisiti e ha come oggetto sociale lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.Tale normativa include chiaramente anche gli Spin-off. Requisiti richiesti per una tale Società sono:
1.Essere stata costituita da meno di 4 anni
2.Avere la sede principale dei propri affari ed interessi in Italia
3. A partire dal secondo anno di attività della start-up innovativa, il totale del valore della produzione annua, così come risultante dall'ultimo bilancio approvato entro sei mesi dalla chiusura dell'esercizio, non è superiore a 5 milioni di euro.
4. Non distribuisce e non ha distribuito utili.
5. Ha quale oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.
6. Non è stata costituita da una fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda.
7. Le spese in ricerca e sviluppo sono uguali o superiori al 15 per cento del maggiore valore fra costo e valore totale della produzione.
8. Impiego come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, in percentuale uguale o superiore al terzo della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un'università italiana o straniera, oppure in possesso di laurea e che ha svolto, da almeno tre anni, attività di ricerca certificate.
9. È titolare o depositaria o licenziataria di almeno una privativa industrial(Brevetto o simile).
Gli Spin-off e ,quindi anche le Start-up innovative, sono divenuti molto popolari anche per la loro efficacia nell’ inserimento di giovani laureati nel mondo del lavoro. Un inserimento adeguato in quanto li aiuta a convertire le conoscenze e la formazione ricevute negli studi Universitari in strumenti di utilità sociale ed economic. Si realizza così l’obiettivo che l’Università “produca” non semplicemente giovani con il titolo di Laureato, ma forza lavoro altamente qualificata per una corretta competitività internazionale , oggi ormai indispensabile.
Mentre in una fase iniziale , la proposta di creare uno Spin-off era sostenuta dallo Stato attraverso finnziamenti ad hoc per dare alla giovane e necessariamente povera azienda la base economica necessaria in fase di avvio, oggi tale supporto manca completamente . Anzi l’avvio della nuova Società è soggetto ad una serie di balzelli ,burocratici ed economici , che possono scoraggiarne od addirittura impedirne l’avvio. Per sopperire i promotori sono quindi spesso costretti a legarsi a finanziatori non sempre disinteressati , che possono essere di notevole aiuto ,ma possono talvolta snaturare il significato dell’iniziativa
Per la creazione di uno Spin-off , ciascuna Università Italiana ha emanato un proprio regolamento; le start-up ,le camere di commercio mettono a disposizione degli interessati la:
Guida sintetica per utenti esperti sugli adempimenti societari per Start-up
(aggiornata con le variazioni apportate dal dl 76/2013 convertito nella legge 99/2013).
A circa un anno da quando è stato creato l'apposito registro camerale le iscrizioni delle start up innovative in Italia hanno raggiunto quota 1618. Un'iscrizione necessaria questa per poter usufruire delle agevolazioni previste dal decreto sviluppo del Governo Monti e che ormai sono tutte a regime, tranne quelle fiscali il cui decreto però è ormai a un passo dalla pubblicazione in Gazzetta. Le nuove start up nate negli ultimi 12 mesi e iscritte al registro sono state invece 752: in pratica ne nascono 2 al giorno.
A livello locale vale ricordare che il 20 dicembre 2005 si è costituito a Pisa il "Club degli spin-off della Scuola Superiore Sant'Anna" un'associazione promossa dalla Scuola stessa come socio fondatore ,che ha l’obiettivo di contribuire a valorizzare e a trasferire sul territorio i risultati della ricerca, intensificando i rapporti di collaborazione tra la Scuola Superiore Sant’Anna e le sue imprese spin-off ,attualmente oltre 20. Un numero analogo è quello degli Spin-off dell’Università di Pisa attuali. Anche la Scuola Normale ha emanato nel 2013 un proprio regolamento. Altri Spin-Off sono anche sorti nell’ambito delConsiglio Nazionale delle Ricerche( CNR) pisano. Tali numeri devono essere considerate tenendo conto che Spinn-off e start –Up hanno vita di 3-4 anni per poi divenire imprese in caso di successo od essere chiuse nel caso di insuccesso.
Come limitatissimo esempio vorrei citare tre Spin-off in cui sono stato o sono coinvolto. Il primo “Extrasolution” ,nato dalla fisica della materia (CNR) è oggi impresa nell’area Lucchese e produce macchine per misurare la permeabilità di gas.Il secondo “ Advanced Catalyst” si è recentemente trasferito all’interno di un’azienda di Livorno (ERREDUE)e produce catalizzatori per le nuove energie.IL terzo “SPIN-PET” è ancora Spin-off ed opera nella’area industraile di Pontedera per support alle aziende per materiali innovativi.
Al presente quindi si può concludere che lo strumento Spin-off è stato significatamente recepito nell’area di Pisa e si può quindi sperare che porti , anche con un migliorato iter amministrativo ,a risultati positivi per lo sviluppo tecnologico ,l’economia ed il lavoro per I giovani che escono dalle nostre scuole di ricerca. Del resto I poli tecnologici di Navacchio e Pontech ,con la loro attività di incubazione ed accoglienza, offrono già esempi reali e significativi che confortano questa speranza.

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