Conversazione del Socio Vittorio Prescimone sul tema del nuovo sito del club, proposta del Socio Ignazio Bulgarella per nuovo sito del Club su facebook e relazione del Borsista Tommaso Virgili dell’annata 2011 - 2012.

Il socio Vittorio Prescimone ha brevemente relazionato sugli aggiornamenti e sulla nuova impostazione data al sito del Club dopo un' interruzione di qualche anno.

Il socio Ignazio Bulgarella ha illustrato come potrebbe essere impostata una pagina su Facebook dedicata al Club ed i ralativi vantaggi che ne deriverebbero. 

RELAZIONE DEL BORSISTA TOMMASO VIRGILI

Il mio primo contatto con il Rotary Club di Pisa è avvenuto in modo decisamente fortuito.

Mi ero appena laureato in giurisprudenza con una tesi sulla libertà di manifestazione del pensiero tra diritto occidentale e diritto islamico e, appassionatomi all'argomento, avevo deciso di proseguire i miei studi con un master ad hoc su Medio Oriente e studi islamici, soprattutto dal versante dei diritti umani, che hanno da sempre costituito il focus principale dei miei interessi.

Avendo studiato alla Scuola Superiore Sant'Anna, avevo avuto modo di affrontare tale tematica sotto molteplici prospettive e contesti storico-geografici (i miei amici in effetti erano soliti prendermi in giro chiedendomi di quale spargimento di sangue mi stessi occupando in quel determinato momento…), ma la questione del diritto islamico mi aveva appassionato in modo particolare, per la resistenza che ancor oggi riesce a mantenere negli ordinamenti moderni, talvolta fianco a fianco e in stridente contrasto con normative moderne.

Stavo dunque vagliando alcune università estere, in particolare American University di Parigi, SOAS e King's College di Londra, tenendo ovviamente conto dell'aspetto logistico non secondario delle rette, molto alte, previste per questi corsi. È a questo punto che il mio tutor del Sant'Anna, prof. de Guttry, tramite il prof. Bergamasco (ad entrambi va la mia sincera gratitudine), mi indirizzarono verso il Rotary Club di Pisa, che aveva già manifestato la volontà di sponsorizzare uno studente del territorio tramite la Fondazione.

Superato, devo dire, l'impatto con un sito internet non chiarissimo quanto alle procedure, chiamai il Club e fui subito messo in contatto con Vittorio Prescimone, Arrigo Rispoli e Claudio Pezzi, grazie ai quali iniziai dunque l'avventura del percorso di domanda del Global Grant Visione Futura per progetto concernente la pace e la risoluzione dei conflitti.

Non fu in realtà d'immediata evidenza persuadere la Fondazione del collegamento tra la conoscenza della realtà mediorientale, nei suoi elementi storici, culturali e soprattutto religiosi, ed un approccio consapevole alla gestione delle realtà conflittuali dell'area (soprattutto in questa fase di moti politici continui), nonché del fatto che l'impegno per i diritti umani è parte integrante della pace, concetto questo  cui tengo particolarmente, visto che non vedo alcuna differenza tra l'essere incarcerati torturati uccisi da una divisa straniera o da quella della tua polizia nazionale.

Alla fine però, grazie ad un interessamento e una dedizione straordinari di Vittorio, Arrigo e Claudio, con cui ero costantemente in contatto e che in nessuno momento mi hanno fatto mancare il loro supporto - ad un livello direi più di amicizia che meramente "professionale" -, sono riuscito ad ottenere il nulla osta e a partire alla volta dell'American University of Paris per un master in Medio Oriente e Studi Islamici, comprensivo di una parte estiva all'American University del Cairo.

Si è trattato di un'esperienza decisamente positiva da ogni punto di vista, che mi ha dato un arricchimento culturale ed umano, rispettando le promesse. Ho avuto modo di acquisire una conoscenza specifica degli aspetti storici, economici e politici del Medio Oriente da un lato, e dell'Islam nella sua dimensione religiosa e giuridica dall'altro, di studiare l'arabo e di conoscere persone di ogni credo e nazionalità. Ho inoltre avuto frequenti contatti con i club Rotary locali, in particolare con il mio riferimento Michel Chartron e la sua famiglia (persone splendide che ringrazio), non mancando, tra l'altro, un interessante invito del Rotary Club di Epernay comportante un arricchimento culturale (e non…) sulla produzione dello Champagne.

La parte in Egitto si è poi rivelata tanto interessante quanto "avventurosa", dato che mi sono trovato là durante la rivoluzione del 30 Giugno:  ho avuto modo di condurre interviste ad attivisti per i diritti umani, professori universitari, analisti, dimostranti, di parlare con gente comune sul tema del governo dei Fratelli Musulmani, nonché di testimoniare in presa diretta la rivoluzione del 30 giugno, partecipando alle manifestazioni di piazza Tahrir e vivendo così in prima persona una delle più importanti ed imponenti proteste che la storia recente ricordi, con i suoi successivi sviluppi, finché non sono stato evacuato in Israele per ragioni di sicurezza. 

Sono grato alla Fondazione Rotary per avermi permesso di realizzare tutto questo. Ringrazio dunque il Rotary Club International, il Rotary Club Pisa - Galilei, Vittorio, Arrigo e Claudio, nonché il Rotary Club ospitante di Nanterre, nella persona di Michel Chartron. Spero vivamente che gli amichevoli rapporti instauratisi con tutti loro si protrarranno al di là della presente esperienza.

 

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