Oggi al club il ricordo di un grande rotariano recentemente scomparso e la presentazione dei risultati del progetto “Stop all’emorragia”
Il nostro socio Giampaolo Ladu ricorda un grande rotariano recentemente scomparso: Paolo Margara. A seguire l’intervento del nostro socio Massimo Chiarugi sui principali risultati del progetto (Districrt Grant) “Stop all’emorragia”

06/05/2021 Annata 2020-2021

Il Presidente Sardella saluta gli amici presenti alla riunione telematica e passa la parola a Giampaolo Ladu per la commemorazione di Paolo Margara:

Giampaolo ringrazia il Presidente per l’incarico di ricordare un amico e grande rotariano scomparso pochi giorni fa. Paolo era ingegnere e dirigente della Piaggio che ha avuto molte esperienze all’estero. Era un personaggio certamente ruvido, ma di grande onestà intellettuale. Era estremamente rigido nell’osservanza dei principi rotariani. Tutti si riferivano a lui quando era necessario approfondire una qualche norma relativa ai regolamenti rotariani. In qualità di ex governatore del distretto, negli anni aveva costruito un grande archivio rotariano nel quale erano contenuti tutti i principali accadimenti del distretto. Era di una straordinaria disponibilità nei confronti dei tanti che si riferivano a lui per chiarire aspetti della vita rotariana. Giampaolo ricorda che durante la sua annata di Governatore ha avuto anche alcuni dissidi con Paolo nella valutazione di alcune norme rotariane, ma sempre improntati a grande rispetto reciproco perché Paolo, pur essendo estremamente rigoroso nel rispetto della normativa, era sempre aperto al dialogo con tutti.
Successivamente Giampaolo, ancora su sollecitazione del Presidente, comunica ai presenti che nei giorni 28 e 29 maggio si terrà il seminario Rotary for Europe, organizzato da “Rotary4Europe” con la collaborazione di Rotaract Distretto 2080.
L’idea di creare un’area di contatto con gli altri distretti europei fu lanciata due anni fa da alcuni governatori italiani fra i quali Giampaolo che era Governatore in sostituzione dell’amico Tacchi. Il progetto fu inizialmente contestato da alcuni. Comunque, fu organizzata una prima riunione a Roma a cui parteciparono 14 governatori italiani e 15 europei. L’anno scorso non è stato fatto niente per ovvi motivi sanitari e quest’anno si tiene di nuovo a Roma una nuova riunione per via telematica il 28 e 29 maggio. Il programma è molto importante, fra i vari interventi sono previsti quelli di Holger Knaack (attuale Presidente del Rotary International), Jean Lucas Ket (del Board of Director del Rotary International), Barry Rassin (Presidente del Rotary International durante l’annata 2018-19), e di molti altri interventi di notevole spessore rotariano.

Il Presidente passa poi la parola all’amico Massimo Chiarugi per illustrare i risultati del District Grant “Stop all’emorragia”:

Massimo inizia ringraziando il Presidente per aver recepito l’importanza di questo progetto riservato alla comunità che è terminato pochi giorni fa.
Questo progetto è nato prendendo lo spunto da un progetto simile nato negli Stati Uniti 10 anni fa col nome di “Stop the bleed” che da noi è stato poi rinominato con “Stop all’emorragia”. Dopo la sua nascita, negli USA il progetto è stato fatto proprio da molte società scientifiche per l’importanza che ha avuto nella eliminazione dei problemi legati all’emorragia. Come è noto, negli Usa è molto liberale l’uso delle armi da fuoco che spesso porta a sparatorie dove restano uccise molte persone e molte altre rimangono più o meno gravemente ferite. Fece scalpore anni fa la sparatoria che avvenne in una scuola dove restarono colpiti molti bambini. Da allora è cresciuto sempre di più consenso a questo progetto che fu condiviso anche da molte persone note fra le quali lo stesso Presidente Obama. Nacque quindi la necessità di fare qualcosa. Fu anche dedicata una giornata per ricordare questo problema, il 20 di maggio, durante la quale viene festeggiato il progetto “Stop the bleed”.
Da noi il problema che colpisce gli Stati Uniti per fortuna non si verifica. Però, da noi come in altri paesi, il problema nasce tutte le volte che per ferite anche banali si rischia anche di perdere la vita se anche per un piccolo incidente non si interviene subito con un soccorso adeguato per interrompere l’emorragia.
E’ quindi importante che dopo un incidente e dopo aver sollecitato l’intervento del personale sanitario, si agisca con rapidità per identificare dove avviene il sanguinamento, per capire se è banale o se si tratta di un’emorragia, e nel caso comprimere la ferita e stabilizzare la persona colpita in attesa che arrivino i soccorsi.
Il corso si è basato su una parte teorica e una pratica con la quale si è insegnato come tamponare la ferita e interrompere l’emorragia.
L’operazione non è complicata ma è comunque importante seguire la procedura e usare gli strumenti opportuni (laccio emostatico, garze, cerotti, guanti di protezione, una coperta termica, inclusa una penna per scrivere l’ora in cui il laccio è stato applicato). Questi strumenti fanno parte di un kit mono-paziente o un set di kit per più pazienti. Questi presidi possono essere utilizzati nell’ambito di alcune comunità dove più spesso si possono verificare questi inconvenienti fino ad usarli anche all’esterno come vengono utilizzati i defibrillatori.
Al corso hanno partecipato i rappresentanti di alcune importanti realtà della nostra comunità quali: l’Istituto IPSSAR Matteotti, la caserma Gamerra di paracadutismo, la delegazione pisana della Croce Rossa Italiana, il Centro di riabilitazione Kinetic e l’industria Corning pharmaceutical glass.
Infine, per rendersi conto dell’importanza di questa iniziativa è sufficiente ricercare su internet Stop the bleed .

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