Prima di passare la parola al Sindaco Michele Conti, il Presidente Maestrelli comunica un breve aggiornamento relativo agli ultimi service approvati dal Consiglio Direttivo.
Il primo riguarda la donazione di 700 euro al personale medico e paramedico. In particolare, è previsto che il service termini con una breve cerimonia con la consegna dell’assegno il giorno 25 o 26 di Maggio.
La seconda comunicazione riguarda la raccolta fondi ottenuti con la vendita sia della tavola realizzata da Giovanni Timpano, sia delle sue copie. Il totale verrà dedicato a un intervento per acquisti destinati alla “casa della donna”, associazione rivolta al sostegno di donne vittime di violenza, e adesso vittime anche del COVID-19.
Prende poi la parola il Sindaco Conti per illustrare brevemente cosa è successo e cosa succederà, con la prossima parziale apertura, nella nostra citta con riferimento al COVID-19.
In particolare il Sindaco ricorda che, da questo punto di vista, l’impegno dell’Amministrazione è iniziato già a partire dall’inizio di marzo con un’ordinanza volta a limitare gli accessi a piazza delle vettovaglie e più in generale ad evitare il contagio in linea anche con quanto previsto a livello di governo centrale.
Anche i rapporti con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana sono stati continui. Sono state trovate mascherine ed altri presidi medici. Comunque, anche a Pisa il contagio si è fatto sentire: ci sono stati 21 decessi e alcune centinaia di contagi. Adesso la situazione sembra migliorare, l’emergenza sanitaria sembra calare ed è quindi necessario iniziare a gestire la fase II della riapertura graduale.
Per la nostra città uno dei problemi principali riguarda il turismo con enormi difficoltà economiche per chi opera in questo settore e in quello della ristorazione, senza dimenticare le difficoltà in cui si trovano molti professionisti.
In questi ultimi tempi sono stati distribuiti molti buoni spesa, anche col contributo del governo centrale.
Per far fronte alle difficoltà di chi vive in affitto, sono stati stanziati 530.000 euro ed è stato predisposto il bando per una cifra che, col contributo regionale, supera il milione di euro, per far fronte a chi non potrà pagare l’affitto e, allo stesso tempo, per garantire i proprietari.
Per le attività economiche e per i professionisti, sono stati stanziati 700.000 euro per affitto immobili. Gli affitti degli immobili comunali sono stati ridotti del 30%, e per far ripartire edilizia, alberghi e ristoranti, è prevista una riduzione delle spese per occupazione del suolo pubblico.
E’ stata anche azzerata l’imposta di soggiorno per favorire la ripartenza del turismo. Infine, sono stati stanziati 500.000 euro per aiutare le attività rimaste chiuse e 100.000 euro per la protezione civile.
E’ poi seguito un breve dibattito con richieste di chiarimento da parte dei soci su alcuni aspetti relativi alla riapertura, in particolare sulla speranza che non si ripresenti la mala movida, sulla interpretazione delle varie ordinanze incluse quelle regionali e sulla necessità di responsabilizzare cittadini e aziende durante la fase 2 in cui il virus continua a circolare, coinvolgendo i medici sul territorio e garantendo un rapporto sinergico fra pubblico e privato.