L’Italia si ferma ma il club continua ad operare. Pur essendo tutti confinati nelle proprie abitazioni, il Consiglio Direttivo si è riunito varie volte con modalità telematica al fine di garantire la prosecuzione del programma del club e di deliberare le necessarie variazioni dello stesso programma per ottemperare alle restrizioni disposte dalle competenti Autorità Nazionali.
Come comunicato dal Presidente Maestrelli, il Consiglio Direttivo ha deliberato di attuare nuove iniziative di supporto alla comunità del territorio pisano oltre a quella già approvata e relativa allo stanziamento di 13.000 euro destinati alla raccolta di fondi da parte di tutti i Rotary dell’area pisana, fondi devoluti all’ASL Toscana Nord e all’AOUP per il potenziamento del reparto di terapia intensiva.
In particolare, sono state attivate due nuove iniziative:
La prima riguarda un contributo alla Croce Rossa di Pisa per aiutarla nel lavoro svolto a favore delle persone e famiglie vulnerabili, come ci ha indicato il nostro socio Antonio Cerrai. Il club ha già raccolto e assegnato alla Croce Rossa un primo contributo di 3.300 euro derivanti da contribuzioni di singoli soci.
La seconda riguarda un primo contributo di 1.700 euro alla Caritas pisana come supporto all’impegno svolto per far fronte alla povertà e all’emergenza creata dall’epidemia COVID-19.
Per quanto riguarda la prosecuzione del programma del club, il Consiglio Direttivo ha poi deliberato di svolgere le prime tre riunioni del mese di aprile con modalità telematica.
La prima riunione telematica si svolta giovedi 2 aprile. Alla riunione è stata invitata la nostra socia Maurizia Brunetto a tenere una relazione sullo stato dei test sierologici per coronavirus. La Prof.ssa Maurizia Brunetto è Direttore dell’Unità Operativa di Epatologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana. Nell’ambito della sua relazione Maurizia ha chiarito in maniera molto efficace cosa sono i test sierologici applicati al coronavirus. Questi test servono a indicare se una persona ha prodotto anticorpi e quindi se è entrata in contatto con il virus, e assumeranno importanza sempre più rilevante nella pianificazione del post lock-down. E' infatti grazie a questi strumenti che potremo avere un quadro più chiaro di chi è entrato realmente in contatto con il virus. Un'informazione utile per poter allentare progressivamente le misure restrittive. E’ stata però segnalata anche la necessità di porre attenzione all'affidabilità di questi esami. Test con molti falsi positivi rischierebbero infatti di dare il via libera a persone che in realtà non hanno mai contratto il virus.
La riunione è terminata con un ampio dibattito e ha riscosso un notevole gradimento fra i soci presenti (poco meno di 30) lieti di potersi ritrovare anche se in forma virtuale.
Prof.ssa Maurizia Brunetto
La seconda riunione virtuale si è svolta giovedi 9 aprile e, tenuto conto del successo della prima riunione, ha visto aumentare il numero di soci presenti: 34. Fra questi è stato presente per la prima volta anche il nuovo socio, Prof. Gaetano Giunta, recentemente accolto nel club per trasferimento dal club Pisa Pacinotti.
A questa riunione è stato invitato il Prof. Francesco Forfori, Direttore dell'unità operativa anestesia e rianimazione interdipartimentale dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, per tenere una conversazione sulla situazione dell’epidemia da coronavirus presso l’Ospedale di Cisanello.
Il Prof. Forfori ha fatto presente che la situazione è stata oggettivamente impegnativa anche perché il reparto è riferimento per l'intera area della Asl Toscana nord ovest. Ha indicato che l’età media dei pazienti va dai 50 ai 70 anni. Per molti di loro è stata rilevata però la coesistenza di una o più patologie pregresse. Complessivamente, si rileva una riduzione dell'entità e della gravità dei ricoveri. Sostanzialmente c'è una migliore stabilità clinica. E' questo un segnale che ci dimostra come le misure prese abbiano avuto un effetto.
Anche in questo caso la riunione è terminata con un ampio dibattito e ha riscosso un alto gradimento fra i soci che, nell’impossibilità di ricominciare con le usuali riunioni, auspicano di incrementare il numero di riunioni virtuali.
Prof. Francesco Forfori