Cambiamenti climatici e patrimonio culturale: importante forum sull’acqua organizzato a Pisa dal Distretto Rotary 2071
Al forum, organizzato presso l’Auditorium Unione Industriale Pisana, sono stati coinvolti importanti rappresentanti delle istituzioni, dell’accademia e della comunità internazionale su un tema che rientra nelle attività obiettivo del Rotary International

18/02/2023 Annata 2022-2023

Il forum è stato sponsorizzato dal nostro club insieme agli altri Rotary club cittadini e all’ETS Opera Rotariana.
L’argomento del forum riguarda uno dei più importanti temi a livello globale dell’Agenda Unesco 2050: l’acqua, i cambiamenti climatici, il patrimonio culturale. Lo stesso tema rientra nel programma del Presidente Internazionale del Rotary, Jennifer Jones, con la missione che sarà esplicitata nel World Water Day, Marzo 2023.

In apertura del forum prende la parola il Governatore del nostro distretto 2071, Nello Mari, che ringrazia le autorità politiche e rotariane presenti e tutti i numerosi intervenuti. Il Governatore sottolinea che con questa giornata il Distretto vuole condividere l’obiettivo già ampiamente delineato dal Rotary International relativo alla valorizzazione e alla tutela dell’acqua come risorsa più preziosa del pianeta, in pericolo sia per il cambiamento climatico che per l’inquinamento. Secondo le Nazioni Unite, una persona su tre vive senza acqua potabile. Entro il 2050, fino a 5,7 miliardi di persone potrebbero vivere in aree dove l'acqua verrà a mancare per gran parte dell’anno. È ormai chiaro che la crisi globale dell'ambiente e la crisi globale dell'acqua sono collegate e vengono esacerbate da una pressione senza precedenti derivante da consumi eccessivi, crescita della popolazione, globalizzazione dei sistemi economici e del commercio, riduzione dell'assistenza allo sviluppo e mancata attuazione delle necessarie riforme politiche e istituzionali. Dare valore all’Acqua determina il modo in cui l'acqua viene gestita e condivisa. Il valore dell'acqua è molto superiore al suo prezzo: l'acqua ha un valore enorme e complesso per le famiglie, la cultura, la salute, l'istruzione, l'economia e ovviamente l'integrità del nostro ambiente naturale. Il rapporto fra la civiltà e l’acqua evidenzia come tale risorsa rivesta un ruolo fondamentale per i molteplici valori culturali tangibili e intangibili che ad essa sono associati. La valorizzazione del patrimonio artistico, culturale, storico e naturalistico legato all’acqua rappresenta una grande sfida a livello europeo per lo sviluppo dei territori e a livello nazionale per tutelare quelle peculiarità che artisti di tutte le epoche hanno ben rappresentato nelle loro opere immortali: i nostri fiumi, laghi, mari sono parte integrante del paesaggio e della iconografia dell’Italia. Il Forum intende pertanto invitare a riflettere e a ripensare l’approccio con cui sprechiamo e disperdiamo questa risorsa finita e insostituibile, offrendo, fra gli altri, i seguenti punti di discussione: risorse idriche naturali ed ecosistemi; acqua potabile; servizi igienico-sanitari; produzione e attività socio-economica; alimentazione e agricoltura; energia e industria; impresa e occupazione; aspetti socio-culturali: attributi ricreativi, culturali e spirituali.

Seguono poi i saluti del Sindaco di Pisa, Michele Conti; del DGE Fernando Damiani; del DGN Pietro Belli; del Presidente Commissione Cultura Distretto Rotary 2071, Patrizia Asproni; del Presidente Rotary Club Pisa Galilei, Andrea Barbuti; del Presidente di Alia Spa, Nicola Ciolini.
Il Governatore Mari passa poi la parola alla giornalista Cristina Di Domenico, Caporedattrice del TGR RAI, come moderatrice del forum.
Il primo contributo viene trasmesso via Skipe ed è presentato da David Gibson Moore, Presidente Gulf Analytica- Arch Klumph Trustee Circle - United Arab Emirates.
Successivamente la moderatrice passa la parola al primo relatore, Prof.ssa Maria Chiara Carrozza, già Rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna e Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
La Prof.ssa Carrozza comunica che sono molti gli Istituti del CNR che si occupano di problematiche attinenti al tema della giornata. Sostiene che per contrastare i cambiamenti climatici è necessario lavorare sull’analisi dei dati anche per riuscire a sviluppare successivamente modelli predittivi. Il CNR coordina un progetto, finanziato con fondi del PNRR, che punta a costituire l’hub italiano di accesso a dati, servizi e facilities per lo studio interdisciplinare nei quattro domini ambientali: atmosfera, marino, biosfera terrestre e geosfera. Importante, da questo punto di vista, è la necessità di sviluppare rapporti pubblico/privato anche per sostenere la cultura per l’imprenditoria privata. Termina sottolineando l’importanza di valutare, anche in epoca antroprocene, l’impatto dell’attività umana sull’ambiente.

Segue l’intervento del Prof. Silvano Focardi, già Rettore dell’università di Siena e docente di ecologia, che mette in evidenza l’importanza dell’acqua, ricordando che la stessa vita è nata nell’acqua. Oggi si stima che l’intera quantità di acqua presente sulla terra sia costituita da 1,5 miliardi di metri cubi, ma di questa solo una piccola parte è costituito da acqua dolce e di questa la maggior parte (circa l’85%) si trova in Antartide. Si stima che solo lo 0,3% dell’acqua dolce è disponibile per l’uomo e la maggior parte è usata per l’agricoltura. Purtroppo la crescita esponenziale della popolazione mondiale rende particolarmente urgente la soluzione di un uso adeguato do questa risorsa tenendo conto che si stima che nel 2050 solo 1 persona su tre avrà accesso all’acqua potabile.

Segue l’intervento della Prof.ssa Cristina Fossi, docente di Ecologia dell’Università di Siena. La Prof.ssa parla dell’inquinamento dell’acqua marina, ed in particolare dell’inquinamento da microplastica, cioè da piccolissime particelle di plastica che derivano dalla disgregazione della plastica che purtroppo viene rilasciata nell’ambiente e che, piano piano arriva fino al mare. Descrive come questo fenomeno sia ormai molto diffuso anche nel Mediterraneo e come questo tipo di inquinamento crei grandi problemi alla fauna ittica come è stato evidenziato dalle grandi quantità di microplastica presenti nello stomaco di molti pesci, inclusi i grandi cetacei come le balene.

La parola passa poi a Marco Cattaneo Editor in Chief di National Geographic Italy. Cattaneo per sottolineare l’importanza dell’acqua ricorda che tutte le civiltà sono nate in luoghi in cui questa risorsa era ampiamente disponibile. Purtroppo a causa dei cambiamenti climatici ma anche della irresponsabilità con cui questa risorsa viene gestita, la disponibilità è sempre più compromessa. In molti paesi del terzo mondo l’acqua è terribilmente scarsa e la poca disponibile fortemente inquinata. A causa della carenza di servizi igienici di base, 300.000 bambini sotto i 5 anni muoiono per dissenteria causata dall’uso di acque non trattate.
Anche le guerre contribuiscono a queste deficienze e spesso sono esse stesse causate dalla mancanza di acqua come spesso accade in paesi come la Siria che sono a valle di grosse dighe che limitano il deflusso delle acque. Infine, spesso è l’uso indiscriminato delle falde acquifere, per esempio per usi agricoli, che causa la carenza di acqua, come accade in mpolti stati interni degli USA.

Segue l’intervento di Erasmo D’Angelis, presidente fondazione Earth di Siena. Il relatore sottolinea che il nostro paese, pur essendo ricco di acque in tutte le sue forme, liquida, solida e gassosa, pur essendo il paese europeo più piovoso, non dedica la dovuta importanza a questa risorsa che produce ossigeno ed assorbe anidride carbonica. Purtroppo nel nostro paese l’acqua non è sufficientemente valorizzata, basta ricordare che ne perdiamo ogni anno una enorme quantità di metri cubi a causa delle perdite nelle condutture degli acquedotti. Sottolinea inoltre l’estrema carenza di investimenti infrastrutturali e l’enorme divario fra nord e sud. Termina indicando la necessità di invasi per il recupero di acque meteorologiche, come dimostra la siccità di questi ultimi anni.

La parola passa poi a Stefano Masini, responsabile ambiente e territorio di Coldiretti , docente Università di Roma Tor Vergata. Masini interviene ricordando che il nostro territorio è così come lo abbiamo ereditato da coloro che ci hanno preceduto e che hanno modellato il territorio con il loro lavoro, ma non è per niente scontato che continui così. Nel passato abbiamo sottratto il territorio alle acque; oggi siamo in una situazione completamente rovesciata. Basta pensare alla siccità, ai problemi che il cuneo salino crea all’agricoltura. In altri termini è necessario impegnarsi per garantire la disponibilità dell’acqua. E’ necessario incrementare la disponibilità di invasi per molti motivi: recupero per usi irrigui, per garantire la laminazione delle piene, per il recupero delle falde.

Infine, segue l’intervento di Alberto Cecchini, Board Director Rotary International – Environment. Il relatore inizia ricordando il tema scelto per questo forum: l’acqua pulita strumento di pace. Come rotariani dobbiamo pensare a questo tema in modo positivo, non come tema di divisione. Ricorda la sua esperienza nello sviluppo di progetti in aree in cui l’acqua è una risorsa estremamente carente sia come disponibilità che come qualità (ad esempio in Guinea Bissau). Dove la carenza non è solo di acqua potabile ma anche per l’uso dell’igiene personale. E’ necessario pensare a progetti che abbiano obiettivi di lunga portata anche con l’aiuto della nostra Fondazione, coinvolgendo numerosi club al fine di poter disporre di finanziamenti cospicui, dell’ordine dei milioni di euro. Lo sforzo da fare come rotariani è di avere una visione del futuro, e non continuare ad usare strumenti del passato, collaborando sia all’interno e all’esterno del Rotary.

Forum acqua Pisa

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