In apertura della serata il Presidente Barbuti, dopo i consueti saluti a tutti i presenti, introduce la relatrice, Ambasciatore Cristina Ravaglia, e il tema della sua relazione: “ Collegi del mondo unito: luoghi di pace dove anche in tempi di guerra cresce il talento ”.
L’Ambasciatore Cristina Ravaglia, è entrata in carriera diplomatica nel 1978, e ha lasciato nel marzo 2017 il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale da Direttore Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie, carica che aveva ricoperto sin dal giugno 2012.
Dopo la laurea in giurisprudenza (1975) all’Università di Firenze ha superato, nel 1978, oltre che il concorso di accesso alla carriera diplomatica, anche l’esame di procuratore legale. Come diplomatico, ha prestato servizio all’estero presso le ambasciate a Varsavia (1982-85) e Madrid (1996-2000) e presso i consolati generali a Buenos Aires (1985-89) e Monaco di Baviera (1992-96).
Nel corso della sua carriera si è occupata a varie riprese, dall’estero e dalla Farnesina, di collettività italiane all’estero (servizi consolari, voto all’estero, organi di rappresentanza delle nostre collettività, mantenimento e diffusione della lingua italiana, ecc.); di promozione e cooperazione culturale, con un particolare focus sulla mobilità giovanile; di politiche migratorie; di rapporti bilaterali con l’Asia (prima da Capo Ufficio Sud Est Asiatico e Pacifico, poi da Capo Ufficio Nord Est Asiatico, infine da Vice Direttore Generale Asia e Pacifico) e con l’America Latina (da Capo Segreteria del Sottosegretario di Stato delegato); e infine di cooperazione euro-mediterranea, in particolare nei tre anni (1996-99) di servizio prestato a Madrid presso il Ministero degli Esteri spagnolo, nell’ambito del programma italo/spagnolo di scambio di diplomatici.
Oggi Cristina Ravaglia è Presidente del Collegio del Mondo Unito del Mediterraneo con sede a Luino, che è uno dei 18 Collegi del Mondo Unito sparsi in quattro continenti con più di 60 mila studenti provenienti da più di 180 paesi.
Il Presidente passa poi la parola all’Ambasciatore Cristina Ravaglia che ringrazia il nostro socio Alberto Di Minin che, in qualità di ex allievo del collegio di Luino, si è attivato per invitare al club l’Ambasciatore.
La relatrice inizia la sua relazione con la seguente frase:
“ l’istruzione è l’arma più potente che abbiamo per cambiare il mondo ”. In questo senso, i Collegi del Mondo Unito danno la possibilità ai giovani che ne hanno le potenzialità ma non i mezzi di istruirsi al rispetto delle altrui opinioni nella consapevolezza che la conoscenza e il rispetto reciproco siano, se non l’unico, il più importante criterio per il mantenimento della pace e la prevenzione o la risoluzione dei conflitti.
I collegi nascono dopo la II guerra mondiale, dopo le atrocità e gli orrori della guerra. L’idea che ne è alla base è che i giovani siano sufficientemente flessibili, anche se collocati in diverse comunità sociali, religiose e politiche, da mettersi in gioco senza rigettare priori le opinioni diverse dalle proprie. Su queste basi inizia il percorso dei Collegi del Mondo Unito, dove convivono pacificamente studenti provenienti da realtà sociali culturali economiche e religiose completamente diverse e spesso antitetiche.
L’unico collegio appartenente ai Collegi del Mondo Unito presente in Italia si trova Luino, paese del Friuli dove si parla sia italiano che sloveno ed è quindi un luogo ideale per la costituzione di questa realtà.
Il collegio di Luino è un centro di istruzione nato nel 1978 con una legge dello stato italiano e nel 1982 ha cominciato a funzionare.
Per entrare nei collegi è necessario superare una selezione. In altri termini non si entra nei collegi semplicemente pagando la retta ma solo se si è stati selezionati. Se chi è stato selezionato non ha i mezzi viene accolto mediante un complesso meccanismo di borse di studio. Normalmente circa il 75% degli allievi gode di una borsa di studio completa. Ovviamente chi può pagare paga. Il percorso iniziale per la maggior parte degli allievi è molto impegnativo arrivando da paesi completamente diversi per cultura e lingua parlata. La lingua ufficiale all’interno dei collego è l’inglese ma viene accolto, se selezionato, anche chi non la conosce perfettamente e deve imparala direttamente nel collegio nelle prime due settimane.
Durante la serata si collega via Skype da Oxford un ex allievo toscano, Edoardo, attualmente studente presso l’Università di Oxford, ma già allievo di un collegio, quello di Hong Kong. Edoardo descrive brevemente la sua esperienza come collegiale, confermando, con la propria esperienza, tutto quanto ha precedentemente illustrato la relatrice della serata.