Il Presidente Barbuti apre la riunione introducendo la relatrice della serata:
“Maria Pia Bernardoni è curatrice di arti contemporanee, facilitatrice di progetti internazionali e organizzatrice di eventi artistici. Con una formazione umanistica e giuridica, si interessa di diritti umani e questioni di rilevanza contemporanea, indagando in particolare il ruolo delle rappresentazioni fotografiche di identità, cultura, spazi, interazioni sociali e generi.
Ha lavorato con artisti e istituzioni di diversi paesi africani, come curatrice, consulente e rappresentante di artisti. Ha costruito una solida reputazione di fiducia, reti e relazioni con molti professionisti delle arti africane, in particolare in Africa occidentale (Nigeria, Ghana, Costa d'Avorio, Senegal, Tanzania ). Ha avuto un impatto sulla scena artistica e fotografica e un contributo significativo attraverso la promozione di progetti interculturali e scambi tra Europa e Africa, rompendo barriere e stereotipi. Gestisce e collabora con diversi team multiculturali e opera in ambienti culturali molto diversi, adattando i processi e i programmi alle necessità e prassi locali. I suoi interessi principali risiedono nell'organizzazione e nella promozione del dominio dei progetti basati sulla comunità poiché crede fermamente nell'impatto socio-economico positivo dei processi partecipativi. È riconosciuta come una delle maggiori esperte di fotografia africana e questioni relative all'arte africana ed è spesso invitata come relatrice di conferenze o consulente sull'argomento. Dal 2015 è curatrice di mostre internazionali per l'African Artists' Foundation e il festival LagosPhoto. In questa veste ha co-curato la mostra “Day your Lane” al Bozar Museum di Bruxelles e “Tear my Bra” a Les Rencontres d'Arles nel 2016. Ha inoltre curato la mostra “AfricAfrica” a Palazzo Litta a Milano nel 2018. Ha fatto parte del team curatoriale delle ultime cinque edizioni del LagosPhoto Festival, in Nigeria dal 2015 al 2019. Dal 2020 è visiting researcher presso la Brighton University, contribuendo a un progetto volto a costruire collaborazioni innovative e proficue tra l'accademia e il mondo dell'arte contemporanea”.
La Dr.ssa Bernardoni espone poi la sua relazione proiettando una bella sequenza di foto come una sintesi della propria attività.
Ricorda che nasce come avvocato con una grande passione per la fotografia intesa come strumento di incontro e incrocio tra culture. Sostiene che si è sempre interessata di diritti umani e questioni di rilevanza contemporanea, indagando in particolare il ruolo delle rappresentazioni fotografiche di identità, cultura, spazi, interazioni sociali e generi. Avendo lavorato con artisti e istituzioni di diversi paesi africani, come curatrice, consulente e rappresentante di artisti, ha potuto costruire una solida reputazione di fiducia, reti e relazioni con molti professionisti delle arti africane, in particolare in Africa occidentale (Nigeria, Ghana, Costa d'Avorio e Senegal ). Ricorda infine che i suoi interessi principali risiedono nell'organizzazione e nella promozione del dominio dei progetti basati sulla comunità poiché crede fermamente nell'impatto socio-economico positivo dei processi partecipativi.
