Interessante relazione tenuta dall’avvocato Giuseppe Toscano sulle problematiche relative all’affido e all’adozione
L’avvocato Toscano ha introdotto e descritto gli aspetti più significativi relativi alle norme che regolano gli affidi, condividendo con il club l’esperienza vissuta dalla propria famiglia

03/11/2022 Annata 2022-2023

Come è consueto alla prima riunione di ogni mese, il Presidente Andrea Barbuti apre la serata con gli auguri di buon compleanno per tutti i soci che compiono gli anni nel mese di Novembre.
Successivamente passa la parola al relatore della serata, Avvocato Giuseppe Toscano, per la sua relazione relativa al tema dell’affido familiare dei minori, tema questo molto delicato. A questo proposito il Presidente ringrazia l’Avvocato Toscano e sua moglie per aver accolto in seno alla loro famiglia, già composta da tre figli, una giovane bimba, che è stata loro affidata dal 2014.

L’Avvocato Toscano, dopo aver ringraziato il Presidente e tutto il club per l’invito ricevuto, apre la propria relazione affermando che l’esperienza vissuta dopo l’arrivo di Maria, la bimba affidata e accettata senza problemi dai tre figli, è stata un’esperienza sicuramente dura ma decisamente appagante.

Per quanto riguarda il tema della serata, sostiene che le problematiche relative all’affido giudiziario, ma anche all’adozione, sono in generale molto poco conosciute.
Prima di affrontare queste problematiche ricorda che è stata recentemente presentata in parlamento una proposta di legge (gennaio 2022), purtroppo mai approvata, per riconoscere il giorno 4 maggio come Giornata Nazionale dell’Affido. Questa sarebbe sicuramente buona proposta per sensibilizzare la società su questo tipo di problematiche estremamente importanti per garantire il diritto del minore ad avere una famiglia.

Il relatore passa poi in esame gli aspetti più qualificanti della normativa attualmente in vigore sull’affido.
L’affido familiare è un istituto che consente di accudire un figlio altrui per un periodo di tempo limitato. Si tratta di un gesto di solidarietà, in quanto il piccolo tornerà in seno alla famiglia biologica una volta superato il momento di difficoltà.
Possono ricorrere ad una simile procedura le coppie (sposate o conviventi), le persone singole, le comunità di tipo familiare e gli istituti di assistenza.
Quindi l’affido familiare è un rimedio con cui un minore viene accolto in un’altra famiglia per un periodo di tempo necessario al fine di consentire ai genitori biologici di superare una difficoltà. Si tratta, in altri termini, di una situazione provvisoria.

A differenza dell’adozione, l’affido è temporaneo, non fa sorgere un rapporto di filiazione tra minore e famiglia affidataria, non prevede lo stato di abbandono del bambino che mantiene i rapporti con i propri genitori biologici.

Naturalmente i soggetti affidatari devono essere dapprima individuati tra i familiari dello stesso minore fino al quarto grado (affido intrafamiliare) e solo qualora ciò non sia possibile il bambino viene affidato ad altre persone (affido extrafamiliare).

Coloro che aspirano all’affido familiare devono essere maggiorenni, essere idonei da un punto di vista psicofisico, avere a disposizione una casa in cui accogliere il minore ed essere in grado di occuparsi del bambino, cioè mantenerlo educarlo e crescerlo.

L’affido familiare può essere disposto dai servizi sociali quando c’è il consenso dei genitori del minore (affido consensuale). In tal caso il provvedimento è reso esecutivo con decreto del giudice tutelare. Viceversa, quando non c’è il consenso dei genitori biologici, l’affido viene disposto dal tribunale (affido giudiziario).

Il relatore termina ricordando la diversità che esiste fra gli enti che governano queste problematiche in maniera concorrente. In particolare poiché sono le regioni a gestire i Servizi Sociali, esistono purtroppo notevoli differenze fra regioni diverse.

Alla fine della relazione si poi aperto un vivace dibattito fra il relatore e i soci presenti in sala.

 

Giuseppe Toscano

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