Il Dr. Aleksandr Aghababyan, medico armeno, descrive le caratteristiche e la storia millenaria e travagliata della propria terra: l’Armenia.
Nel presentare la relazione “Armenia: La fenice del Caucaso”, il Dr. Alexander Aghababyan, illustra le principali caratteristiche di questa nazione, mostrando un profondo amore per la propria terra

11/03/2021 Annata 2020-2021

Il Presidente introduce il relatore della serata illustrandone brevemente il curriculum. Il Dr. Alexander Aghababyan si è laureato in Medicina e Chirurgia in Armenia presso l’Università di Yeveran (capitale dell’Armenia), si è poi specializzato in Chirurgia Generale a Mosca e poi a Pisa presso il Dipartimento di Chirurgia Generale diretto da Mario Rossi. Ha poi avuto un contratto di ricerca presso l’Università di Pisa. Ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Fisiopatologia clinica presso la nostra università. Attualmente è Dirigente presso l’Unità Operativa di Endocrinochirurgia.
Il Presidente passa poi la parola al Dr. Aghababyan:

Pur nei limiti di tempo disponibili, il Dr. Aghababyan ci ha fornito un quadro completo della sua nazione.
L’Armenia è una repubblica trans-caucasica di poco meno di 3 milioni di abitanti su una superficie che è circa un decimo di quella italiana. Dal 1991 è una repubblica parlamentare indipendente la cui capitale, Yeveran, è gemellata con Carrara.
I simboli nazionali di questo paese sono il monte biblico Ararat e 2 alberi: il melograno e l’albicocco (Prunus Armenicus). Dal legno di quest’ultimo si ricava un flauto tipico di questo paese.
L’Armenia non ha sbocchi sul mare ed è caratterizzata da diversi tipi di paesaggi compresi deserti e aree montuose con altitudini che variano da 400 fino a 4000 metri con varie tipologie di biodiversità. Sono presenti molti vulcani spenti con laghi di origine vulcanica fra i quali è famoso il lago Sevan.
Grande è la biodiversità della fauna (cane armeno, stambecchi, leopardo del caucaso, gabbiano armeno).

Successivamente il Dr. Aghababyan ha illustrato alcune notizie relative alla storia millenaria di questo paese.
La storia del popolo armeno inizia con la prima dinastia datata dal nono al sesto secolo A. C.
Questo regno, chiamato Uratu, fu prima conquistato dai Medi e successivamente da Dario I e ammesso alla Persia. Successivamente Alessandro Magno sconfisse Dario III e l’Armenia tornò indipendente.
Nel 66 A.C. Gneo Pompeo invade l’Armenia dalla quale però si ritira dopo aver ricevuto un notevole riscatto in denaro.
Abbiamo poi la dinastia degli Assacidi (dal 54 al 428 D.C.) durante la quale l’Armenia diventa cristiana nel 301 D.C., prima ancora di Costantino. Prima della conversione al cristianesimo, tramite San Gregorio Armano, la religione era politeista.
La successiva dinastia è stata quella di Bagraturì (816-1118 D.C.) caratterizzata da un notevole sviluppo urbano.
Dal 15° al 20° secolo si sono succedute molte invasioni, Mongoli, Persi, Mamelucchi Ottomani, fino a quando l’Armenia non è stata ammessa all’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche.

Un importante aspetto su cui Dr. Aghababyan si sofferma è quello relativo al genocidio armeno. Questo triste evento storico ha dato luogo a 1.500.000 di vittime da parte dei turchi. Le motivazioni di questo genocidio sono le stesse che hanno causato l’olocausto del popolo ebreo. In pratica gli armeni erano artigiani, medici o comunque ricoprivano posizioni di rilievo e ciò dava fastidio.
Oggi molti paesi hanno riconosciuto il genocidio armeno. L’Italia lo ha riconosciuto formalmente nel 2000.
In Armenia il 24 aprile è riconosciuto come il giorno della memoria.

Successivamente il Dr. Aghababyan illustra alcune caratteristiche della lingua armena e del suo alfabeto. La lingua appartiene alle lingue indo-europee. L’alfabeto armeno inizia con una lettera che è l’iniziale di Dio e termina con una lettera che è l’iniziale di Cristo.
Molto sono i manoscritti su pergamena in lingua armena nel museo di Yeveran.
Dal punto di vista architettonico sono presenti alcuni resti di architettura precristiana. Interessanti sono anche alcuni esempi di architettura paleocristiana con basiliche circolari e chiese rupestri.
Molto importante è anche l’artigianato locale. Per esempio, notevoli sono i tappeti armeni con disegni che li caratterizzano in modo peculiare e che fanno parte della storia e della cultura di questo popolo.

Prima di terminare, il Dr. Aghababyan torna su alcuni aspetti del genocidio armeno anche per rispondere alle domande di alcuni soci.

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