Interessante conversazione del socio Alexandre Chevallier-Chantepie sulla coltivazione del pino domestico (Pinus Pinea)
Continua la serie dei caminetti telematici con l’intervento di Alexandre Chevallier-Chantepie che presenta ai soci del club la propria attività professionale

29/10/2020 Annata 2020-2021

Il Presidente Sardella apre la riunione ricordando ai soci che le mascherine con lo stemma del Rotary sono disponibili presso l’ufficio dell’amico Fabrizio Dendi.
Passa quindi la parola ad Alexandre Chevallier-Chantepie per la relazione sulla propria attività professionale.

Alexandre Chevallier-Chantepie si è diplomato perito agrario presso l'Istituto Agrario di Pescia e laureato in agraria forestale all'Università di Pisa con una tesi su agricoltura tropicale e subtropicale.
Da quando è adolescente lavora nell'azienda agricola di famiglia, sia nelle attività strettamente agricole che nella gestione boschiva e nella manutenzione delle aree verdi.
Dopo alcune esperienze di lavoro agricolo in Africa (prima in Marocco e successivamente in Kenia) ha deciso di tornare in Italia per dedicarsi all'azienda familiare nella sua attività agricola e paesaggistica.
Attualmente è Amministratore Delegato di un’azienda di Migliarino che si occupa principalmente di coltivazione e manutenzione di pini (Pinus Pinea) per la raccolta di pinoli.
Ricorda che le pinete che occupano gran parte del parco naturale di Migliarino, San rossore e Massaciuccoli sono state create artificialmente dai Lorena non solo per la raccolta dei pinoli ma anche per garantire una certa protezione per le colture agrarie dell’entroterra. In particolare, la pineta di Migliarino è stata impiantata tra il 1860 e il 1890.
Purtroppo, negli ultimi tempi, la raccolta dei pinoli è stata decisamente compromessa da un insetto, il cosiddetto cimicione o cimice americana delle conifere, di origine nordamericana diffuso dal Canada al Messico. Questi insetti si alimentano pungendo gli aghi, gli organi fiorali, le pigne e i relativi semi quando sono ancora in fase erbacea. In particolare, le pigne richiedono tre anni per maturare partendo dalla fioritura e l’insetto le punge nei primi anni causandone la marcescenza.
Alexandre ricorda che prima dell’avvento di questo insetto da ogni pino si ricavavano dalle 100 alle 120 pigne (ottenute mediante scuotimento meccanico della pianta) con una resa in pinoli dell’ordine del 2,5% – 3 %. Attualmente, purtroppo, da ogni pianta si riesce ad ottenere un massimo di 5 Kg. di pigne con una resa in pinoli dell’ordine dello 0,4%.
Recentemente, è stato trovato un insetto predatore del cimicione, che si nutre delle sue uova. Purtroppo non essendo un insetto autoctono, non è al momento consentita la sua immissione in Italia.
Per quanto riguarda la manutenzione della pineta, e tenendo conto che la durata di un nuovo impianto è di circa 100 anni, non è possibile tagliare e reimpiantare tutto. Si procede quindi tagliando per gradi e partendo dai pini in peggiori condizioni. Normalmente si procede con tagli di circa 1500 piante adulte e reimpiantando al loro posto nuovi pini.
Alexandre termina la conversazione sulla propria attività comunicando che ha recentemente aperto anche una ditta per la manutenzione del verde su grandi proprietà fornendo servizi di progettazione giardini, posa e potatura di siepi e recinzioni, potatura ed abbattimento di alberi.

Prima di chiudere la riunione, il Presidente Sardella ricorda che recentemente il Board del Rotary International ha deliberato che il Rotaract è parte integrante del Rotary. A questo proposito il Distretto ha chiesto ai vari club di indire una riunione per effettuare un sondaggio interno sul ruolo del Rotaract. Su questo aspetto chiede a Francesco Ferrero quale sia l’opinione degli amici del Rotaract club di Pisa su questo argomento.
Francesco sostiene il Rotaract club di Pisa e i Rotary club padrini sono da sempre molto uniti. Ritiene comunque opportuno mettere in evidenza le differenze fra le due tipologie di club: in particolare l’attivismo tipico dei giovani appartenenti al Rotaract da un lato e la professionalità propria dei soci appartenenti ai Rotary club
Dopo alcuni interventi da parte dei soci presenti alla riunione telematica il Presidente, tenendo anche conto del poco tempo rimasto, propone di rimandare la discussione e riservare un prossimo caminetto telematico su questo tema.

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