Conferenza del Prof. Michele Punturo, Primo Ricercatore dell’INFN: Osservare l’Universo attraverso le Onde Gravitazionali.
Se corpi celesti molto compatti si muovono accelerati, generano delle “onde gravitazionali”. Previste da Einstein sono state osservate nel 2017 anche nell'Osservatorio Virgo. Tre nuovi soci nel Club: Simone Bernardoni, Daniele Dalli e Tommaso Simoncini

17/01/2019 Annata 2018-2019

Le onde gravitazionali sono una previsione, alquanto travagliata sia dal punto di vista teorico che tecnologico, della teoria della relatività generale di Albert Einstein.

Tale teoria ha completamente rivoluzionato la nostra comprensione dell’interazione gravitazionale che regola l’Universo, fino al 1915 dominata dalla legge della gravitazione di Isaac Newton. Einstein sostituisce al concetto di forza gravitazionale il concetto di geometria curva dello spazio-tempo, geometria causata dalla massa dei corpi celesti.

Se tali corpi celesti, di massa stellare o superiore, estremamente compatti come le stelle di neutroni o buchi neri, si muovono accelerati, possono generare delle onde di curvatura, le onde gravitazionali, che si propagano nell’universo a velocità della luce. Anche se previste nel 1916, le onde gravitazionali sono state osservate direttamente per la prima volta nel 2015, dai due rivelatori di onde gravitazionali LIGO negli Stati Uniti.

La fusione di due buchi neri, di 36 e 29 Masse solari, in un unico buco nero di 62 masse solari, avvenuta a circa 1.3miliardi di anni luce da noi, è stata registrata nel settembre 2015. A tale scoperta hanno partecipato anche gli scienziati della collaborazione Virgo, vicino Pisa. Tale scoperta è stata premiata col premio Nobel in Fisica nel 2017.

I due rivelatori LIGO e il rivelatore Virgo, nell’Agosto 2017, hanno poi rivelato l’onda gravitazionale emessa dalla fusione di due stelle di neutroni, osservata in contemporanea da circa 70 telescopi in tutto il mondo.

Una nuova era dell’osservazione dell’universo è iniziata e l’Italia ne è pienamente co-leader. In conclusione della relazione, il futuro progetto Einstein Telescope, che aspira a realizzare un osservatorio di terza generazione possibilmente in Sardegna è stato discusso.

Conferenza del Prof. Michele Punturo

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