Vittorio Prescimone ci ha lasciati: E' scomparso un pilastro del Rotary Club Pisa Galilei; la sua preparazione e la serietà del suo impegno hanno sempre suscitato, in noi soci, un’incondizionata ammirazione.
Il Presidente Saggese ha espresso vicinanza alla famiglia. Con profondo dolore – ha detto - ho appreso che è mancato Vittorio, un uomo che come pochi ha interpretato i valori rotariani sia nella vita di club che nella vita privata.

28/11/2018 Annata 2018-2019

          IN RICORDO DI VITTORIO

 

Il Presidente del nostro Club Giuseppe Saggese

Sabato 24 novembre è scomparso Vittorio.

Abbiamo perso una persona straordinaria di cui ci resterà un ricordo duraturo, quel ricordo che lasciano le persone speciali come era lui, persona di grande umanità, con un caldo sentimento dell’amicizia, mai esibito, ma vissuto profondamente.

Vittorio è stato un vero rotariano impersonando, come pochi, gli ideali del servire, del far del bene.

Ho conosciuto in maniera più approfondita Vittorio in questo ultimo anno per il più stretto rapporto di cui collaborazione che si era creato tra noi. Ovviamente, conoscevo  Vittorio da molti anni e avevo avuto modo di apprezzarlo per le sue qualità: era stato un ottimo Presidente del Club e aveva ricoperto importanti incarichi a livello distrettuale. Già all’inizio del mio mandato, nel pensare alla squadra, non ho avuto alcuna esitazione nel ritenere che Vittorio  sarebbe stato un figura preziosa nella gestione del Club.

Infatti, così è stato! Seguiva in modo scrupoloso le varie attività del Club nella cui gestione univa alla sua silenziosa, garbata e incondizionata disponibilità, capacità non comuni, onestà intellettuale e concretezza nei risultati. In particolare, amante dell’arte nelle sue varie espressioni, aveva dato vita nel 2011 al Concorso d’arte “Rotarinart” per gli studenti dei Licei Artistici della Toscana. Il concorso, grazie al suo impegno, ha avuto negli un successo sempre maggiore. Per questo, col Governatore Ladu, abbiamo pensato di legare il Concorso al suo nome.

Sapevo che era seriamente malato ma, il suo essere sempre presente, sempre attivo, mi faceva rifuggire dal pensiero che ci avrebbe potuto lasciare. Così continuavamo a parlare insieme dei programmi, dei progetti, delle cose da fare. Il sabato precedente è venuto fino a Siena dove ha seguito tutti i lavori del Seminario e, nei giorni successivi, cioè la settimana in cui è scomparso, il giovedì, il giorno prima di essere ricoverato, voleva partecipare al caminetto e solo su insistenza di Elena è rimasto a casa.

Questo era Vittorio.. il Rotary.. una vera passione!..  la sua seconda famiglia!       

Dunque, una perdita gravissima, per i suoi congiunti, per i tanti, ed io tra questi, che lo avevano particolarmente caro, per tutta la famiglia rotariana.

Vittorio ha concluso il suo cammino terreno,  ma egli, credente, sapeva di altre strade e di altri incontri. Quando venerdi sera, guardandomi - ormai non parlava più -  mi ha rivolto un sorriso, quel sorriso esprimeva un invito alla serenità, che lui aveva raggiunto. Mi piace pensarlo così.

In questo momento siamo vicini ad Elena, Federico ed Alessandro. Noi lo ricorderemo sempre con affetto e con grato sentimento.

 

Il nostro ex socio Diego Casali e la Redazione de La Nazione

Ha combattuto contro una tremenda malattia fino all'ultimo istante Vittorio Prescimone, poi si è spento accanto all'amata moglie Elena e ai suoi figli Alessandro e Federico. E' scomparso all'età di 72 anni un vero e proprio 'pilastro' del Rotary Club Pisa Galilei di cui era vice presidente in carica. Nell'attività del service, Vittorio aveva riversato ogni sua energia per portare avanti le tante iniziative del sodalizio che lo aveva visto presidente nell'annata rotariana 2011-2012. Negli ultimi anni aveva seguito in prima persona un concorso di arte nelle scuole che lo aveva messo in contatto con molti istituti della Toscana evidenziando le sue doti di rara umanità e gentilezza.

Prescimone aveva vissuto per tanti anni a Como ma si era laureato in chimica all'università di Pavia. Aveva lavorato nel Nord Italia e in gran parte d'Europa. Aveva assunto la direzione tecnica della Società Ecologica Italiana 'Secit' fino al 1994. Consulente ambientale, si era trasferito a Pisa con la sua famiglia dove era molto apprezzato come professionista competente, ma soprattutto amato come persona riservata e cordiale, altruista e generosa. Amava lo sport in genere ma soprattutto il calcio: era un grande tifoso interista.
Alla moglie Elena e ai due figli Alessandro e Federico vadano le sentite condoglianze della redazione de La Nazione.

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