Caminetto del 27 marzo 2014
Riunione non conviviale del 27 marzo 2014

27/03/2014 Annata 2013-2014

Conversazione del Socio Luca Bonfiglio: ‘’Le regole di condotta nelle scelte di investimento: normativa di base e criticità operative’’

Nel corso della conversazione sulle regole di condotta nelle scelte di investimento si è innanzitutto partiti dalla constatazione che la legge presume che le banche non adottino spontaneamente le necessarie regole di correttezza comportamentale davanti al cliente che deve compiere le proprie di scelte di investimento. Il legislatore interviene quindi dettando alcune fondamentali regole di condotta. Tra queste è particolarmente rilevante l’obbligo per le banche, in sintonia con la legislazione europea,  quando svolgono il servizio  di consulenza, di acquisire dal cliente le informazioni inerenti la sua conoscenza ed esperienza in materia di investimento, la propria situazione finanziaria e gli obiettivi di investimento (cosiddetto questionario MiFid – Markets in Financial Directive). Tale acquisizione di informazioni deve precedere la prestazione della consulenza e degli altri servizi di investimento (ad esempio sottoscrizione  di titoli sul mercato azionario) e deve essere funzionale al corretto “incrocio” con le caratteristiche dello strumento finanziario che il cliente intende acquistare. Resta sempre salva la possibilità del cliente di non fornire alcuna informazione ma, in tal caso, appare logico che si rivolga a canali impersonali qualil’internet banking o il phone banking.

                La conversazione si è poi indirizzata a considerare alcuni aspetti pratici legati alla relazione banca/cliente attraverso il questionario MiFid dove si è andati a verificare sia le difficoltà del cliente a ricordare le operazioni compiute in passato sia le possibili incongruenze tra generale livello di istruzione del cliente e grado di conoscenza finanziaria (come, ad esempio, nel caso dei medici) sia il ruolo di influenzatore dell’impiegato di banca che rivolge le domande.

                Infine si sono presi in considerazione gli aspetti psicologici del colloquio da ricondursi all’influenza che il contesto dell’andamento dei mercati finanziari può avere sulle scelte di investimento ma anche alle incoerenze dei clienti a mantenere le scelte pianificate ovvero alle difficoltà a percepire i rischi prima di investire e non solo quando questi ultimi si materializzano in perdite (vedi il caso delle obbligazioni Argentina).

               La conclusione verso cui ci si è indirizzati è quella di suggerire una strategia di investimento basata sui bisogni familiari da tenersi legata all’evoluzione di questi ultimi e non all’andamento dei mercati finanziari, perché il denaro deve servire alle persone e non viceversa.”

Luca Bonfiglio

               

 

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